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3 giorni fa | di | Ci manchi veramente molto... ancora non mi sembra vero.
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4 settimane fa | di | Ciao Irene, anche se ti conoscevo solo tramite le lettere di Vanity Fair e poi qui, sul tuo blog, ho da subito pensato che mi piacevi un sacco!non ho parole sono davvero tanto tanto dispiaciuta, un'abbraccio a tua figlia....
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1 mese fa | di | ciao Splendida Donna, è stata una fortuna averti conosciuto, anche se solo virtualmente! questo tuo saluto, che nessuno avrebbe voluto legger, nella suo essere struggente e, ancora una volta altruistico ti rende ancor più onore! E' così strano pensare di salutarTI, perchè Tu...
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1 mese fa | di | E' un vero peccato, una gran bella persona, una grazia ed una delicatezza non comuni nei commenti, ho nostalgia dello stile Vanity di quando c'era lei.
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1 mese fa | di | Sono rimasta letteralmente senza parole... L'ultima notizia che avrei voluto leggere.... Riposi in pace, Irene, senza il peso e il dolore immenso della bestia che l'ha attanagliata... ❤️
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luglio
2016
Irene ci ha lasciati ieri, dopo una breve e cattiva malattia.
Ma le sue rubriche – quella di carta e questa – erano già state chiuse molto prima, per scelta editoriale: per questo, avevate smesso di leggerla.
Questo blog, che il direttore non ha mai voluto esplicitamente chiudere, è rimasto qua, appeso.
Il moderatore non c’è più, ma la pagina è ancora aperta: ne abbiamo approfittato noi, i suoi familiari, per fare in modo che poteste darle l’ultimo saluto.
E vi ringraziamo, per le parole sincere e affettuose che avete voluto dedicarle.
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1 settimana fa | di | Cara Irene, che grande tristezza sapere che non ci sei più.....tremenda notizia ! Ti leggevo sempre, mi hai dato inconsapevolmente tanti spunti di riflessione e la tua rubrica era formidabile come te !! Mi mancherai tantissimo, mi mancheranno la...
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3 settimane fa | di | 💕
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3 settimane fa | di | Ciao Irene, sono venuta a cercarti oggi perchè quando tutto è triste e gira storto, mi facevano compagnia le tue parole. Mi mancherai, aggiungo alle mie lacrime di madre infelice, di donna tradita, anche le lacrime perchè te ne...
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4 settimane fa | di | Da non crederci. Una perdita enorme. Un buco nello stomaco
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1 mese fa | di | Non riesco a crederci. Lei ha fatto del bene a molti. La porterò nel cuore, grazie per la sua generosità.
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luglio
2016
per un sacco di tempo, sono rimasta lontana da qui: una malattia cattiva e spietata mi ha rubato ogni energia.
leggevo, ogni tanto, quello che mi scrivevate, ma i imei pensieri erano altrove, non avrei potuto dedicarmi a questo blog con la passione e la cura di sempre.
oggi, finalmente, la malattia ha vinto e io sono libera di lasciar andare questo corpo, così stanco .
vi saluto, quindi, ringraziandovi per tutto l’affetto e la passione e la generosità che ci avete (abbiamo) messo in questi anni.
Irene
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2 mesi fa | di | La nostra cara Dottoressa Irene non c'è più
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3 mesi fa | di | Io ancora spero che VF si ravveda e si riaprano questo blog e la rubrica sulla rivista, ma se non succede Erika ha ragione: la dottoressa Bernardini dovrebbe aprire un suo blog! E io nel frattempo non ho rinnovato l'abbonamento a...
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4 mesi fa | di | ogni tanto passo da qui per vedere se ci sono novità… Senza parole...
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4 mesi fa | di | Dottoressa, perchè non apre un bel blog per conto suo? Non ha mica bisogno di Vanity (e neanche noi)!
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4 mesi fa | di | Non ce l'ho con la dottoressa ma con la direzione: che vergogna lasciare che una pagina resti abbandonata per quasi tre mesi senza un aggiornamento. Che sciatteria, che mancanza di rispetto per i lettori. Una grande caduta di stile.
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febbraio
2016
M., 9 anni, ha due papà, una sorella gemella non proprio uguale ma quasi, e un fratello piccolo molto amante del rock. M. vive in Danimarca, va a scuola lì.
Non ricordo chi le ha chiesto “ma a scuola, i compagni, non ti chiedono mai perchè non hai una mamma?”. M. ha risposto così: ” No, però mi chiedono sempre perchè non ho l’iPad”.
Giuro che è vero.
(No, non voglio farla facile, non voglio provare alcunché. Solo, volevo condividere il fatto stupefacente che osservo, studio e amo i bambini da sempre, eppure riescono sempre a lasciarmi a bocca aperta. Con gli angolini all’insù, però. Perchè come mi fanno sorridere loro…)
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3 mesi fa | di | Almeno entrambi i genitori stanno passando il medesimo messaggio. Dalla mia esperienza personale, può accadere che uno dei coniugi, sovente quello "lasciato", non intenda in alcun modo collaborare nel nuovo ruolo di genitori-non più coniugi, e vanifichi ogni tentativo dell'altro...
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7 mesi fa | di | Vero. Però proprio in occasione della separazione sarebbe molto importante che le comunicazioni dei genitori fossero non dico, necessariamente, simultanee ma almeno univoche nei contenuti e nello stile. Sintoniche. Quel che putroppo troppo spesso succede è che ognuno spiega le...
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7 mesi fa | di | Certo. E infatti stanno già aggiustando il tiro. Meno spiegazioni "da grandi" e più rassicurazioni.
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7 mesi fa | di | Mi associo a isle. Almeno i genitori stanno provando a risolvere il problema, insieme. Almeno sono chiari. Si stanno anche facendo seguire da una professionista. Io, quei genitori, li stimo a distanza. O meglio..simpatizzo per loro. Nessun genitore è perfetto, ma la storia che...
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7 mesi fa | di | eh che dirti cara Irene...io sono stata messa al corrente della crisi matrimoniale dei miei che avevo sei, sette anni. Mia madre mi parlava dei suoi progetti di fuga e io non capivo se includevano anche me, i miei fratelli...
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febbraio
2016
Marianna e Paolo sono in crisi da tanto tempo. La separazione si impone: è l’unica cosa su cui, con dolore, sono ormai d’accordo entrambi. La nuova casa di papà Paolo non è pronta, ci vorrà almeno ancora un mese prima che lui possa trasferircisi, ma Viola, 5 anni, e Federico, quasi 7, sanno già da mesi che “papà e mamma non vanno più d’accordo e si lasceranno”. “Sanno”, a dire il vero, è una parola grossa. Quel che è avvenuto è che mamma e papà, in modi e tempi diversi, e soprattutto separatamente e con sfumature diverse, credendo di far bene ma in realtà cedendo all’ansia, hanno entrambi comunicato loro, con largo anticipo sul prodursi effettivo della separazione, quel che si prospetta. “Ma secondo me non hanno mica capito”, commenta Paolo. Viola non perde occasione di avvicinare le mani dei genitori. Federico, che è abituato da sempre ad andare agli allenamenti di minibasket solo con papà, ora chiede ogni volta perchè non si unisca a loro anche la mamma.
Federico e Viola non “sanno”. Federico e Viola non “hanno capito”. Federico e Viola Continua a leggere 
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7 mesi fa | di | Anch'io, Caterina, ho bisogno di riflettere bene e in profondità sul tema della gestazione per altri. Conosco famiglie omogenitoriali fatte di due papà che si sono rivolti alle organizzazioni statunitensi, che hanno cioè atraversato un percorso molto controllato e selettivo...
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7 mesi fa | di | Le tue obiezioni sono giuste e fondate. Ma allora non è meglio sul punto avviare un dibattito culturale e poi normativo per evitare che, ciò che tu dici accada, visto che la GPa già esiste, in molti paese...
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7 mesi fa | di | Io su questo tema sono confusissima. Assolutamente favorevole ai matrimoni tra omosessuali, sono però fortemente preoccupata da quello che succede per i figli. Ovodonazione e utero in affitto mi fanno tanta paura (anche per le coppie etero!), perchè dietro ci...
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7 mesi fa | di | Io sono del parere che la discussione che si è (finalmente) avviata in Italia e che spero porti all'approvazione della legge in tutte le sue parti, farà fare un salto culturale a questo paese al di là degli specifici temi...
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7 mesi fa | di | Mi riferivo a pratiche come utero in affitto o fecondazioni eterologhe. Adozione capitolo a parte.
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febbraio
2016
In queste settimane ho letto e ascoltato tutto e il contrario di tutto sui bambini che crescono in famiglie same sex, cioè in famiglie dove i genitori sono due donne o due uomini. Aldilà delle mie opinioni e delle mie esperienze personali e professionali, ho il privilegio, per il mestiere che faccio, di accedere a ricerche e studi scientifici. Più volte ho pensato che avrei voluto raccontarveli, ma non ho il dono della sintesi e su certi temi che mi appassionano e che, di conseguenza, mi fanno anche molto arrabbiare, il rischio d’essere faziosa è altissimo. Ora però ho trovato, in rete, un articolo che quegli studi riassume nella sostanza metodologica e negli esiti in modo piuttosto accurato senza essere noioso. Ecco, mi sono detta, questo lo voglio proprio mettere a disposizione nel mio amato blogghino. Così – liberi tutti di pensarla come si vuole, ovviamente – faccio una cosa che, nel mio mestiere, è un dovere: metto a disposizione quel che so. Eccolo qua quell’articolo.
Qualche fatto in mezzo a tanto rumore non guasta, no?
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7 mesi fa | di | ...Ho 37 anni e non sono mamma, ma sono "zia adottata" di diversi adolescenti e pre adolescenti, figli di care amiche. Non so bene perchè, ma ho il privilegio magico di raccogliere le confidenze di alcuni di loro,...
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7 mesi fa | di | Ma cosa ci aspettiamo quando sono i genitori per primi a comportarsi come adolescenti umorali e ormonali, attaccati allo smartphone tutto il giorno, che chattano con le/gli amanti o escono con gli amici magari negli stessi locali frequentati dai figli?...
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7 mesi fa | di | Mi sono imbattuta per caso in questo articolo, e leggendolo non ho potuto fare a meno di "dire la mia"..qualche giorno fa, nel mio piccolo paesino, due ragazzi di 20 anni hanno perso la vita..si sono schiantati in macchina contro...
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7 mesi fa | di | cara Barabara, capisco. un po' come quando provo a dire a certi genitori che ore e ore e giornate intere attaccati alla playstation è una forma di dipendenza...
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7 mesi fa | di | ho lavorato a lungo in un Sert e seguivo i ragazzi dai 14 ai 20 anni. Ricordo alluncinanti colloqui con genitori che affermavano che un ragazzo di 16 anni poteva fare tranquillamente il "giro-bar" il sabato sera bevendo l'impossibile che...
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febbraio
2016
Mariangela è preoccupata per suo figlio Federico, 15 anni. Testa tra le nuvole, musi lunghi, a scuola colleziona insufficienze, non parla, risponde a monosillabi. Difende però con tenacia e fermezza le sue uscite del sabato sera con gli amici.
Ok. Fin qui: è l’adolescenza, bellezza.
C’è un dettaglio, però, che mi ha colpito e che vi giro. Mariangela si dice sicurissima che Federico non fa uso di sostanze, né canne ( come dicono i ragazzi, “spinelli” è un’espressione che usiamo solo noi anzianotti mentre loro sghignazzano), né pastiglie varie. Aggiunge poi, Mariangela, come di sfuggita che “sì, quando esce la sera torna sempre bello alticcio se non ubriaco, e quando fa venire gli amici in casa se noi non ci siamo trovo il mobile bar saccheggiato, ma si sa, sono ragazzi, l’importante è che non si droghi, no?”. No. Continua a leggere 
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7 mesi fa | di | Mi sovviene il titolo di un libro "non so niente di te" di Paola Mastracola che ogni genitore dovrebbe leggere. Ironico ma amaro.
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7 mesi fa | di | Grazie Dott.ssa, leggo spesso e non commento mai. Perfetto il titolo del post. E' già chiaro tutto da lì. Mi è preso un colpo nel rileggermi ma io, perfettissimo in tutto, addirittura anticipavo ogni richiesta, e raggiungevo ogni traguardo, mai un...
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7 mesi fa | di | Ho conosciuto molti adolescenti persi in tic, depressioni vere o larvate a causa di aspettative manifeste o presunte da parte di genitori molto amati e molto presenti
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8 mesi fa | di | Grazie Irene! Me lo sono domandata perchè, come immagina, anche io come Clot non vorrei mai essere causa e origine di malessere e disagio. Esigente sono esigente, un po tedesca insomma, ma anche tanto felicemente napoletana. Insomma tutto fuorchè perfetta...
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8 mesi fa | di | @Mimmo: sì, certo. ma Arianna fino a poco tempo fa era anche lei una "figlia perfetta": responsabile, responsabilissima.... no, niente opportunismo. c'è dell'altro.
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gennaio
2016
“Non posso proprio lamentarmi dei miei genitori” dice Arianna, perentoria, leggendomi in faccia che le avrei chiesto di loro in relazione a quel maledetto blocco a due esami dalla laurea,”mi hanno sempre dato il massimo “. ” E ha te che cosa hanno chiesto?”, insinuo io, vera canaglia. “Ovviamente hanno pretes.. cioè chiesto che facessi altrettanto”. “Preteso o chiesto?”.
…
“Chiesto chiesto. Ma quando hai per genitori un uomo e una donna perfetti, non c’è molta differenza tra quel che ti chiedono e quel che pretendono, o no?”
Tra chiedere e pretendere ci sarebbe di mezzo il mare, se solo facesse rima.
Arianna, con quella precisazione in forma di domanda, mi ha fatto capire che quel che deve capire lei è lì, sotto il pelo dell’acqua. I nostri incontri in studio non dureranno a lungo. La primavera e il disgelo sono vicini. Buon per lei. Peccato per me: Arianna è una delizia di ragazza.
( I grandi della psicologia infantile li riconosci da come parlano dei genitori nei loro libri. Bettelheim: “Genitori quasi perfetti. Winnicott: “La madre sufficientemente buona”. Già)
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8 mesi fa | di | Sarà senz'altro, così, dottoressa, ma allora si vede che il 99% delle famiglie che scoppiano presentano disamore e conflitto, perché è esperienza comune degli insegnanti che il 99% dei figli di genitori separati, soffre e pure tanto. La separazione dei...
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8 mesi fa | di | Cosa ne pensi di me, ragazza madre, e mia figlia? Noi non siamo una famiglia?
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8 mesi fa | di | Wow spazio al l'accoglienza delle idee! A parer mio, la maggior tutela che si può offrire ai diritti dei bambini è crescere in una famiglia con mamma e papà. Ebbene si, per me la famiglia è una sola. questo non...
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8 mesi fa | di | I diritti civili delle bambine e dei bambini, poi, dovrebbero essere la religione di tutti
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8 mesi fa | di | Anche no, T. Una famiglia che discrimina non è la "mia" famiglia. I Diritti Civili non hanno religione.
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gennaio
2016
Poco fa, qua in studio, parlavo con Giorgio, tutto preoccupato per le difficoltà che sta incontrando con Giulia, 13 anni. ” Prima eravamo pappa e ciccia, ora rispostacce, testa per aria, qualche bugia, con la scuola e i compiti è una battaglia quotidiana. Non so bene come reagire, sa, io non sono il padre anche se vivo con lei e con sua madre da ormai nove anni, insomma non so che parte mi spetti…”.
Pare che piccola (?) grande (?) Giulia le delizie della sfida adolescenziale le riservi tutte a Giorgio. Pare che con il suo papà, che vede solo a weekend alterni perchè lui vive in un’altra città, sia una mammola.
Tutta seria ho detto Continua a leggere 
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8 mesi fa | di | Parole Sante, Dottoressa. Ora me le tatuo sul braccio!
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8 mesi fa | di | e sta cominciando a funzionare, fede. l'ho detto, è commovente.
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8 mesi fa | di | è più facile sapere chi siamo se qualcuno è davvero interessato a saperlo.
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8 mesi fa | di | ma può essere che anche lui non sappia chi sia??? con una vita così neanche lui si sarà mai fermato su se stesso.... e nessuno gliel'ha mai chiesto. certo che dopo 25 anni è impegnativo....
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8 mesi fa | di | Conoscersi dopo 25 anni. E' folle. E proprio per questo potrebbe funzionare.
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gennaio
2016
Lui non sta mai zitto. Lui lavora e viaggia e fa tanti soldi per sé e per la sua famiglia. Lui organizza tutto per tutti. Lui la chiama da ogni aeroporto del mondo per dirle che la ama. A casa no, non glielo dice. A casa progetta o organizza o sviene sul divano. Lei, sua moglie da 25 anni, oggi ha detto “io non ti conosco”. Lei non gli ha mia chiesto “chi sei?”. Così lui negli anni ha fatto e fatto, ha provveduto. Ha raccontato e riraccontato la sua storia. Ma non le ha mai raccontato di sé. Lui credeva che lei avesse capito lo stesso. Lei credeva che non le spettasse di conoscerlo. E poi c’erano quei due bambini. Adorati.
Ora ci stanno provando. A conoscersi. E’ commovente.
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8 mesi fa | di | Prima di parlare penso seimila volte al peso delle mie parole e all'impatto che esse possono avere sul mio interlocutore. Questo atteggiamento, tuttavia, viene spesso interpretato come debolezza perché se non aggredisci subito sei un debole, uno che puoi schiacciare,...
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8 mesi fa | di | No,io faccio parte di quella schiera "in fin di bene" senza cadere nella vigliaccheria .
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8 mesi fa | di | non avevo letto ancora il commento di T, scusate
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8 mesi fa | di | i filtri non sono menzogne, sono passaggi, attraverso cui fare emergere il nostro pensiero, dovrebbero esserlo anche le parole, "le parole sono importanti" (cit) sono il mezzo che abbiamo per entrare in connessione con gli altri, con il mondo,...
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8 mesi fa | di | Appunto. E' che di questi tempi si tende a dimenticare che a quella cultura lì dobbiamo molto.
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gennaio
2016
Ho sempre apprezzato la spontaneità. M’incantano certi sguardi diretti e trasparenti. La sincerità per me è una discriminate nella scelte su chi frequentare e chi no. Però, di quelli della serie “io dico sempre tutto quello che penso” io diffido. Quelli che si vantano di “non avere riguardi per niente e per nessuno” mi mettono paura. Tempo fa una signora, in studio, mi ha guardato stupita quando le ho suggerito di trovare una buona scusa per non andare a una certa cena invece di spiegare all’amica che l’invitava che “non sopporto tuo fratello e quell’insulsa di tua cognata”. “Proprio lei, dottoressa, mi incita a raccontar bugie? Lei lo sa come sono io, pane al pane e vino al vino…”. Proprio io, sì. L’amica della signora molto sincera aveva da poco perso il marito: forse non era – pensavo – nelle migliori condizioni per sentire parlar male di suo fratello.
Che cosa ci fa pensare che quel che ci passa per la testa o nel cuore sia tutta roba buona, roba che possa essere condivisa senza far male, senza, poi, farci passare da stupidi?
Anche la sincerità ha un confine. La lealtà no, quella guai a chi me la tocca.
Voi che siete sempre così franchi e diretti dove lo tracciate, se lo tracciate, il confine della sincerità?




















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